Don Giordano (Vita Umana Internazionale): “La chiamano dolce morte, ma è omicidio”
di Bruno Volpe. Fonte: www.lafedequotidiana.it
“Eutanasia in Belgio? Un esempio molto preoccupante della cultura neopagana e persino satanica che oggi avanza in Europa. Il vero problema è il significato della sofferenza”. Lo dice in questa intervista don Francesco Giordano, direttore di Vita Umana Internazionale commentando l’eutanasia eseguita in Belgio su un ragazzo di diciassette anni.
Don Francesco, come noto, in Belgio, per effetto di una legge già esistente, è stata eseguita eutanasia su un diciassettenne ammalato. Che ne pensa?
“Che ci troviamo al cospetto di una gravissima offesa alla sacralità e centralità della vita umana che tale è dal momento del concepimento sino alla fine naturale e nessuno è autorizzato a disporne come vuole, non siamo padroni della vita. Nel nome del buonismo, è stato portato a termine un esecrabile omicidio”.
Perché succedono fatti simili?
“L’eutanasia eseguita nel Belgio, ma è sempre così, mi pare un esempio della cultura neopagana e persino satanica che oggi avanza in Europa , un modo di intendere la vita materialista e marxista. Qui stiamo perdendo di vista il Vangelo della vita e non si comprende più il senso della sofferenza, questo è il centro”.
La sofferenza?
“Certo. La sofferenza è un mistero, nessuno sinceramente vuole che l’ uomo stia male o patisca, questo mi sembra palese. Tuttavia, oggi non sappiamo o peggio non vogliamo, affrontare la sofferenza fisica per quello che è, o ancor accettarla in senso cristiano, perché si vogliono rinnegare la Croce e il sacrificio dell’abbraccio. E allora, si ricorre alla eutanasia, la dolce o buona morte come viene definita in modo ingannevole. Ma era e rimane un omicidio”.
I vescovi italiani hanno denunciato l’ accaduto con parole molto dure. La Santa Sede ha scelto una linea più soft…
“I vescovi italiani hanno fatto bene. Oggi noto, senza voler fare polemiche, da tanti uomini autorevoli di Chiesa pochi richiami contro l’aborto e sui principi non negoziabili. Probabilmente tutto questo non è al centro di questo Pontificato che guarda ad altre emergenze, le cose andavano diversamente con Giovanni Paolo II. Ricordo a me stesso, che le vite abortite o spente per eutanasia sono altrettanto importanti di quelle dei migranti morti nel mare”.
Mentre nel Belgio si è eseguita una eutanasia, in Italia il ministro della salute ha voluto il Fertility Day…
“Ha fatto bene . La scarsa natalità è un problema serio. Si fanno, specie in Italia pochi bambini perché spesso il lavoro e la carriera hanno il sopravvento, unitamente alla falsa scelta contraccettiva”.