Pro-life di destra e di sinistra? Manca la categoria dell’amore
(Link: prolifeinsieme.it)
Replica a Il Foglio
*Un conservatore e un progressista discutono sul significato contemporaneo di essere a favore della vita*
Mi capita spesso di leggere un articolo e sentirmi come catapultata in un mondo parallelo dove tutto è talmente relativo da divenire privo di qualsiasi significato.
La piaga del relativismo è infatti la vera causa di questa profonda confusione nella quale la nostra società sembra essere immersa, come una spessa nebbia che non ci permette di riconoscere neppure le cose più semplici ed elementari.
Vita è contrario Morte.
Per definizione un essere vivente è morto quando non batte più il cuore.
Essere a favore della Vita significa non uccidere, non interrompere il battito del cuore di un altro essere vivente.
Nell’aborto la vita del feto che ha un cuore che batte già a poche settimane dal concepimento viene soppressa.
Mi spiegate cosa c’è da discutere?
L’ipotetico dialogo rappresentato in questo articolo tra due “pro-Life” proprio non sta in piedi.
Già i termini utilizzati per definire le due categorie “conservatori e progressisti” richiamano all’ ambito politico e non a quello dell’Amore.
Infatti la Vita nasce sempre dall’Amore e non intendo solo il sesso, che può eventualmente essere la causa del concepimento talvolta anche “non voluto”, bensì scaturisce dal Sacrificio di una donna che accoglie la vita di un altro essere vivente dentro di sé fino alla nascita.
Quale grande dono e responsabilità ha la donna nella società e nella storia umana.
Ma oggi nella nostra società alle donne viene imposto il diktat dell’autoderminazione senza limiti, anche a costo di uccidere una parte di sé, il loro bambino con il quale hanno vissuto in simbiosi nelle settimane di gravidanza e ora si trovano a fare i conti con una relazione spezzata, un vuoto, una tragica perdita. Voi questo lo chiamate progresso?
Una società che innalza il male a “diritto” invece di condannarlo quale delitto è destinata all’autodistruzione e le curve di denatalità parlano chiaro …
Ma nonostante questa confusione e con la collaborazione di tante associazioni, noi del Comitato “Prolife Insieme” navighiamo ogni giorno in questo mare di ideologie, saldamente ancorati al principio fondamentale e non negoziabile della difesa della Vita dei più fragili e indifesi. Questo principio non è soggetto alle leggi del tempo perché è il fondamento stesso dell’esistenza.
Speriamo che molti attivisti di qualsiasi schieramento che credono in questi valori possano unirsi alla battaglia a favore della Vita, senza timore di essere considerati medievali o estremisti solo perché si riconosce che la Vita è un dono che ci è stato affidato e del quale dovremo rendere conto.
Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Comitato “Pro-life insieme“


