Pillola del giorno dopo, abortiva in violazione della legge 194/78
(Fonte: prolifeinsieme.it)
“Sono venuto a conoscenza, tramite l’associazione scientifica SIPRe (Società italiana procreazione responsabile), che dal 2009 è venduta in Italia la pillola ‘ellaOne, proposta come contraccettivo di emergenza e presentata come farmaco che ritarda o inibisce l’ovulazione. Dal 2015 tale farmaco è dispensato senza necessità di prescrizione medica e liberamente venduto nelle farmacie, parafarmacie e nei supermercati. Il 23 gennaio 2025, sulla più prestigiosa rivista scientifica internazionale ‘New England journal of medicine’, è stato pubblicato l’articolo in cui gli autori, Winikoff et alii, evidenziano che la somministrazione orale di due sole compresse di ellaOne è stata in grado di determinare l’aborto fino alla nona settimana di gravidanza in 127 donne su 131, con efficacia pari al 97 per cento, del tutto sovrapponibile a quella del mifepristone (RU-486), la pillola usata per l’aborto farmacologico. La SIPRe ha ripetutamente segnalato ad AIFA che il farmaco non è anti ovulatorio, ma prevalentemente antinidatorio e potenzialmente abortivo. Le modalità di accesso all’aborto sono disciplinate nel nostro ordinamento dalla legge 22 maggio 1978, n. 194 e la distribuzione al pubblico, senza prescrizione, del farmaco ellaOne pare porsi in contrasto con la disciplina nazionale vigente in materia di modalità di accesso all’aborto. Si evidenzia anche la sussistenza di pericoli per la salute delle minori, e della donna in generale, derivanti da una possibilità di abortire autogestita e clandestina. In data 17 febbraio 2025, la SIPRe ha presentato un’istanza all’AIFA affinché ne sospenda la distribuzione. Per questo ho presentato una interrogazione al Ministro della Salute per sapere se sia a conoscenza della vicenda e se ritenga che la vendita di ellaOne sia incompatibile con l’attuale disciplina nazionale di accesso all’aborto e con la tutela per la salute delle donne. Quindi se intende intraprendere ogni utile iniziativa volta a sospendere la libera distribuzione di tale farmaco e se adotterà campagne di informazione per far comprendere le reali caratteristiche della pillola ellaOne”.
Lo dichiara il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
SENATO DELLA REPUBBLICA
—— XIX LEGISLATURA ——
292a SEDUTA PUBBLICA
RESOCONTO STENOGRAFICO
MARTEDÌ 8 APRILE 2025
_________________
Presidenza del vice presidente RONZULLI
… omissis
GASPARRI, ZULLO – Al Ministro della salute. – Premesso che:
l’interrogante è venuto a conoscenza tramite l’associazione scientifica SIPRe (Società italiana procreazione responsabile), che dal 2009 è venduta in Italia la pillola “ellaOne” (ulipristal acetato, UPA, 30 milligrammi), proposta come contraccettivo di emergenza e presentata come farmaco che ritarda o inibisce l’ovulazione;
dal 2015 tale farmaco è dispensato senza necessità di prescrizione medica e liberamente venduto nelle farmacie, parafarmacie e nei supermercati;
il 23 gennaio 2025, sulla più prestigiosa rivista scientifica internazionale “New England journal of medicine”, è stato pubblicato l’articolo: “A proof-of-concept study of ulipristal acetate for early medication abortion” (NEJM Evid 2025; 4 (2). DOI: 10.1056/EVIDoa2400209). Gli autori, Winikoff et alii, evidenziano che la somministrazione orale di due sole compresse di ellaOne è stata in grado di determinare l’aborto fino alla nona settimana di gravidanza in 127 donne su 131, con efficacia pari al 97 per cento, del tutto sovrapponibile a quella del mifepristone (RU-486), la pillola usata per l’aborto farmacologico;
è utile evidenziare che la SIPRe ha ripetutamente segnalato ad AIFA che il farmaco non è anti ovulatorio ma prevalentemente antinidatorio e potenzialmente abortivo;
le modalità di accesso all’aborto sono disciplinate nel nostro ordinamento dalla legge 22 maggio 1978, n. 194, “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”. La distribuzione al pubblico, senza prescrizione, del farmaco ellaOne pare porsi in contrasto con la disciplina nazionale vigente in materia di modalità di accesso all’aborto;
la direttiva 2001/83/CE, recante il codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano titolo II, “campo di applicazione”, articolo 4, comma 4, prevede che “la disciplina sovranazionale non osta all’applicazione delle disposizioni nazionali che vietano o limitano la vendita, la fornitura o l’uso di medicinali a fini contraccettivi o abortivi”;
si evidenzia anche la sussistenza di pericoli per la salute delle minori, e della donna in generale, derivanti da una possibilità di abortire autogestita e clandestina e dal possibile abuso di un principio attivo (UPA) potenzialmente epatotossico;
in data 17 febbraio 2025, l’associazione scientifica SIPRe ha presentato un’istanza all’AIFA affinché ne sospenda la distribuzione sul territorio nazionale, ne modifichi la normativa di accesso assimilandola a quella del mifepristone, e affinché ridefinisca il “place in therapy“, trattandosi di un farmaco antinidatorio e abortivo, incompatibile con una libera distribuzione,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza di quanto rappresentato;
se ritenga che la vendita di ellaOne sia incompatibile con l’attuale disciplina nazionale di accesso all’aborto e con la tutela per la salute delle donne;
se ritenga di intraprendere ogni utile iniziativa volta a sospendere la libera distribuzione di tale farmaco;
se ritenga di adottare campagne di informazione per far comprendere le reali caratteristiche della pillola ellaOne, che sono abortive e con pesanti effetti collaterali per la salute delle donne.
(4-01993)
Grazie al Sen. Gasparri per la sensibilità dimostrata nei confronti della vita nascente, dei diritti del concepito, della verità dell’aborto che ferisce la donna, l’uomo, la famiglia.
Il Direttivo del Comitato “Pro-life insieme“


