Aborto e anni ‘70: come iniziò la distruzione del valore della vita
(Fonte: prolifeinsieme.it)
https://www.saluteinternazionale.info/2025/02/quei-memorabili-anni-settanta-1a-parte/
Memorabili gli anni ‘70?
Davvero una questione di punti di vista! Io c’ero negli anni 70, studiavo al Liceo prima e al l’Università poi, ricordo tanta aggressività e violenza unita ad argomenti talvolta di spessore, per quanto non condivisibili. Non tutto è oro quel che luccica, i risultati di quegli anni però vanno esaminati con onestà intellettuale, mi riferisco all’approvazione della Legge 194/78, nata per la “ tutela della maternità” e divenuta, invece, il cimitero di bimbi, donne e famiglia. I numeri sono spaventosi: più di 6 milioni di IVG certificate hanno determinato una mentalità antivita sotto gli occhi di tutti, confermata anche dall’indifferenza nei confronti del bimbo, prima e dopo la nascita, massacrato e offeso nel suo valore, secondo le news in merito ben note a tutti.
E la donna? La “liberazione dalla schiavitù della gravidanza” doveva essere il momento di gloria per chi avrebbe così potuto essere riconosciuta per ben altro che una condizione connaturale! L’aborto invece si è rivelato un calvario infinito, per le madri che hanno rinunciato al bimbo e per questo soffrono di una condizione, la sindrome post abortiva, confermata dagli psicologi che non sempre riescono a far elaborare il lutto alla donna. E per chi è credente, nemmeno i preti riescono sempre ad aiutare la mamma a perdonarsi.
Noi donne ci meritiamo ben altro che la licenza di uccidere i nostri figli legalmente, spacciata per libertà.
Il 2025 sia l’anno della svolta!
Prof. Vittoria Criscuolo
Vicepresidente Comitato Pro-life insieme
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