I resti dei bambini abortiti sono usati nei vaccini?
Del Dott. Brian Clowes
(Originale in Inglese)
Come sono prodotti i vaccini
Tutti i vaccini sono sottoposti a diverse fasi di sviluppo prima di essere approvati per l’uso pubblico dalla statunitense Food and Drug Administration (FDA è l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, N.d.T.) del Center for Biologics Evaluation and Research o dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) delle Nazioni Unite. Il processo inizia con la fase esplorativa, poi prosegue con la fase preclinica, lo sviluppo clinico (test iniziali, test su un gruppo mirato, e test su larga scala), la revisione regolare e l’approvazione, e infine la produzione e la distribuzione, sempre con il continuo controllo di qualità durante tutte le fasi.
Ci sono tre tipi di vaccini usati oggi che hanno profonde implicazioni morali perché alcuni di loro usano materiale biologico ricavato da bambini uccisi con l’aborto nel grembo materno, in fase di sperimentazione e produzione:
- Vaccini che non utilizzano tessuto fetale durante alcuna fase del loro sviluppo, test e produzione. Questi sono sempre etici da usare.
- Vaccini che hanno utilizzato tessuto fetale derivato da linee cellulari cosiddette “immortali” derivate da bambini abortiti molto tempo fa. Questi possono essere utilizzati in determinate circostanze, come descritto più avanti in questo articolo.
- Vaccini che sono attualmente ottenuti da cliniche abortiste come parte del redditizio mercato degli organi e delle cellule fetali. Questi non sono possono mai essere usati.
Vaccini contro il covid-19
Innanzitutto, dobbiamo considerare quel gruppo di vaccini che immunizzano contro il COVID-19. A marzo 2021, il Charlotte Lozier Institute elenca una cinquantina di vaccini di diverso tipo in uso in varie fasi di elaborazione.
Circa venti di questi vaccini utilizzano materiale biologico, proveniente da bambini abortiti, durante le fasi di sviluppo, produzione e sperimentazione. D’altra parte, ciò significa che più della metà dei vaccini per il COVID-19 disponibili in nessuna fase utilizza materiale biologico proveniente da bambini abortiti.
Questo è un riassunto delle ultime informazioni riguardanti l’idoneità etica dei tre tipi di vaccini per il COVID-19 prodotti negli Stati Uniti:
Vaccini che non utilizzano tessuto fetale (etici):
• VLA 2001 (Valneva e Dynavax)
• VSVΔG/V590 (Merck e IAVI)
• KBP-201 (Kentucky BioProcessing)
• Baculovirus plus AS03 (Sanofi e GlaxoSmithKline)
• T-VIVA-19 (Sorrento).
Vaccini che utilizzano linee cellulari fetali “immortali” (alcune linee cellulari utilizzano tessuto fetale nei test di laboratorio di conferma e altre no):
• UB-612 (COVAXX e United Biomedical)
• mRNA-1273 (Moderna/NIH)
• NVX-CoV2373 (Novavax)
• LUNAR-CoV19/ARCT-021 (Arcturus Therapeutics)
• BNT-162a1,b1,b2,b3,c2 (Pfizer e BioNTech)
• MRT5500 (Sanofi Pasteur e Translate Bio)
• INO-4800 (Inovio Pharma).
Vaccini che utilizzano tessuto fetale “nuovo” (non etici):
• AdCOVID (Altimmune)
• AZD1222 (AstraZeneca)
• hAd5 S-Fusion+N-ETSD (ImmunityBio e NantKwest)
• Ad26.COV2-S (Janssen e Johnson & Johnson)
• VXA-CoV2-1 (Vaxart)
• PittCoVacc (Università di Pittsburgh)
Vaccini per altre malattie
Esiste anche un gruppo di vaccini contro altre malattie che vengono prodotti con i nomi MRC-5 e WI-38. Questi ultimi includono Varivax per la varicella, Meruvax II per la rosolia (morbillo tedesco) e Havrix e Vaqta per l’epatite A. [1]
Le linee cellulari MRC-5 e WI-38 sono state ricavate da bambini abortiti nel 1961. Le loro cellule sono state rigenerate da Merck e da altre società farmaceutiche e sono utilizzate nei vaccini Varivax e Meruvax II. Queste linee cellulari sono tecnicamente “immortali”, perché i tecnici con le giuste condizioni possono mantenerle in laboratorio a tempo indeterminato. [2]
Il nostro obbligo morale
Oggi regna un po’ di confusione tra i pro-vita (soprattutto tra i genitori) sulla moralità dell’uso di vaccini che potrebbero essere stati prodotti usando il tessuto di bambini abortiti.
Attualmente, ci sono due particolari aree di interesse che riguardano i vaccini che sono stati testati e/o sviluppati in parte utilizzando tessuto fetale derivato da bambini abortiti morti decenni fa e il cui tessuto viene rigenerato in laboratorio.
Nel giugno 2005, la Pontificia Accademia per la Vita ha pubblicato un documento intitolato Riflessioni morali circa i vaccini preparati a partire da cellule provenienti da feti umani abortiti, che risponde alla maggior parte delle domande che i Cattolici potrebbero avere sulla moralità dell’uso di vaccini ricavati a partire da linee cellulari derivate da bambini abortiti.
Il documento riconosce la grande importanza dei vaccini nello sradicare le malattie che affliggono l’umanità da millenni, definendoli una “pietra miliare” della moderna tecnica medica. La Chiesa Cattolica ha sempre sostenuto i progressi in tutte le aree della tecnica medica purché corrispondano a requisiti etici. Tuttavia, nel corso dell’ultimo mezzo secolo, sono emerse molte pratiche moralmente discutibili e apertamente malvagie. Alcune procedure che tentano di trarre il bene da atti cattivi sono eticamente confuse e generano dubbi, come la produzione di vaccini per salvare vite derivati da una procedura (l’aborto) che pone fine a una vita.
La domanda principale è: in che misura chi si vaccina coopera al male dell’aborto?
Esistono generalmente tre gradi di cooperazione per quanto riguarda la produzione, la vendita e l’uso di vaccini prodotti da bambini abortiti.
• Per cominciare, chi si procura tessuti da bambini abortiti per ricavarne un vaccino è colpevole di cooperare formalmente all’aborto approvando e servirsi dell’atto stesso dell’aborto. Alcuni odierni procacciatori di tessuti umani collaborano così strettamente con le cliniche abortiste che spesso sono presenti nella stanza e nel momento in cui vengono praticati gli aborti in modo da poter impacchettare immediatamente e conservare gli organi. Sono colpevoli quanto il fidanzato che paga per l’aborto, l’amico che la porta alla clinica abortista o il medico abortista che esegue la procedura vera e propria.
• Un po’ più lontani da questa cooperazione diretta all’aborto sono coloro che commercializzano, pubblicizzano e distribuiscono i vaccini derivati. Ma anche queste attività sono moralmente illecite, perché “potrebbero contribuire ad incoraggiare l’esecuzione di altri aborti volontari, con lo scopo della produzione di tali vaccini” (Riflessioni morali).
• Infine, ci sono i medici e i pazienti che utilizzano questi vaccini, anche se ne conoscono l’origine. Sono autorizzati a utilizzare i vaccini quando non sono disponibili alternative, al fine di evitare “rischi significativi per la loro salute” e “indirettamente [per la salute della] popolazione nel suo insieme”. Tuttavia, ciò provoca una “coercizione morale della coscienza dei genitori, che sono costretti a scegliere di agire contro la propria coscienza o in altro modo, per mettere a rischio la salute dei propri figli e della popolazione nel suo complesso. Questa è una scelta alternativa ingiusta, che deve essere eliminata il prima possibile” (Riflessioni morali, Sommario).
Il documento Riflessioni morali spiega il nostro dovere morale di non limitarci a resistere passivamente al male; dobbiamo combatterlo attivamente. Tutti “dovrebbero opporsi con tutti i mezzi […] ai vaccini che non hanno ancora alternative moralmente accettabili, facendo pressione affinché vengano preparati vaccini alternativi”.
Padre Tadeusz Pacholczyk, Direttore dell’Education for the National Catholic Bioethics Center, ci fornisce alcune indicazioni su quali azioni concrete possiamo intraprendere. Sostiene che i genitori possono:
“…chiedere ai loro operatori sanitari informazioni accurate che specifichino se determinati vaccini sono stati sviluppati utilizzando linee cellulari di origine immorale. Questo coinvolge l’operatore sanitario in un dibattito al quale è assolutamente necessario che prenda parte. I genitori possono far presente il loro disaccordo scrivendo alle aziende farmaceutiche che producono i vaccini” (Traduzione nostra). [3]
La conclusione dal punto di vista etico
In sintesi, i pro-vita coscienziosi sono costretti a soppesare la salute dei propri figli con la partecipazione a una procedura illecita e immorale che ha già ucciso bambini non nati. Questa questione è più impellente ora più che mai, a causa della diffusione del COVID-19 e le richieste pressanti per la vaccinazione universale obbligatoria. Dignitas Personae traccia la linea di condotta etica:
“Va pertanto precisato che il dovere di rifiutare quel “materiale biologico” – anche in assenza di una qualche connessione prossima dei ricercatori con le azioni […] di quanti hanno procurato l’aborto, […] scaturisce dal dovere di separarsi, nell’esercizio della propria attività di ricerca, da un quadro legislativo gravemente ingiusto e di affermare con chiarezza il valore della vita umana” (Dignitas Personae, 35 corsivo nell’originale)
Per fortuna abbiamo anche la perizia del National Catholic Bioethics Center, che conferma le linee guida della Dignitas Personae:
“Inoltre, l’utilizzo di queste linee cellulari, anche se per il lodevole scopo di produrre un vaccino contro il COVID-19, è motivo di grave scandalo teologico. Appellarsi a un fine buono e a un “bisogno urgente” favorirà la diffusione più ampia di una ricerca immorale e il suo sviluppo nella medicina, nella politica, nel diritto e nella cultura. Dignitas Personae mette in guardia contro tutto questo: “l’impressione di una certa tolleranza o accettazione tacita di azioni gravemente ingiuste […] contribuirebbe a aumentare l’indifferenza, se non il favore con cui queste azioni sono viste in alcuni ambienti medici e politici”. (Dignitas personae, 35). [4]
In sintesi, quindi, dobbiamo tenere presente che esistono vaccini disponibili contro il COVID-19 (non in Italia, N.d.T.) e altre malattie che non sono prodotti a partire dall’utilizzo di materiale biologico di feti abortiti. Non vi è alcun ostacolo etico all’utilizzo di tali vaccini.
Tuttavia, se semplicemente non è disponibile un’alternativa etica, spetta al singolo usare la propria coscienza e valutare il bene rispetto al male che l’utilizzo di un tale vaccino comporta. È del tutto lecito rifiutare l’uso di un vaccino sviluppato, testato o prodotto con l’uso di materiale biologico proveniente da bambini abortiti. Nessuna autorità civile o ecclesiastica ha il potere morale di obbligarci ad accettare un vaccino, anche se i recenti sviluppi sembrano indicare che molti “progressisti” siano favorevoli alla vaccinazione forzata delle persone religiose contro il COVID-19.
In ogni caso, indipendentemente dal fatto che riceviamo o meno un vaccino derivato da bambini abortiti, dobbiamo continuare a parlare con forza contro la pratica di produrre e utilizzare vaccini di qualsiasi tipo di origine illecita.
Fonti di informazioni attuali (in lingua inglese)
Chi volesse approfondire la complessa questione dei vaccini può fare riferimento a diverse fonti pro-vita affidabili. Per informazioni tecniche, vedere il sito dell’organizzazione Children of God for Life, fondata da Debi Vinnedge nel 1999. Poi c’è AVM Biotechnology, fondata nel 2008 dalla dott.ssa Theresa Deisher, che detiene 23 brevetti di biotecnologia.
Per le opinioni dei principali bioeticisti cattolici, consultare il sito del National Catholic Bioethics Center .
Un elenco generale di vaccini morali e immorali è pubblicato dal Sound Choice Pharmaceutical Institute.
Due pubblicazioni che si occupano direttamente dei vaccini COVID-19:
• Congregazione per la Dottrina della Fede: “Nota sulla moralità dell’uso di alcuni vaccini anti-Covid-19”. 21 Dicembre 2020.
• National Catholic Bioethics Center: “Points to Consider on COVID-19 Vaccines and Abortion-Derived Cell Lines” (Punti da considerare sui vaccini per COVID-19 e le linee cellulari derivate dall’aborto). 30 Marzo 2021.
Alternative etiche ai vaccini ottenuti da feti abortiti
COVID-19:
• AG0301-COVID19 e AG0302-COVID19 [Giappone]
• BBIBP-CorV [Cina]
• BBV152 e COVAXIN [India]
• CVnCoV [Germania]
• IIBR-100 [Israele]
• New Crown COVID-19 e SARS-CoV-2 [Cina]
• T-VIVA-19 [Stati Uniti]
• ZyCov-D [India]
Solo epatite B: Recombivax HB (Merck) ed Engerix B (GSK)
Vaccini antipolio:
• IPOL (Sanofi)
• IPOL + Qualsiasi DTaP (GSK, Sanofi)
• ImovaxPolio (Sanofi)*
• InfanrixHexa Polio + HiB (GSK)
• Pediacel Polio + DTaP + HiB (Sanofi)
• Pediatrix Polio + DTaP + Epatite-B (Sanofi)
Rabbia: RabAvert (Chiron/Novartis)
Vaccini con tessuto fetale abortito
Varicella/Varicella: Varivax (Merck)
Varicella + MMR: ProQuad (Merck)
COVID-19:
• COV2-S (Janssen/Johnson & Johnson)
• AdCOVID (Altimmune)
• AZD1222 (AstraZeneca)
• Ad5-nCoV (CanSino)
• ChAdOX1nCoV-19 (AstraZeneca)
• Gam-COVID-Vac (Gamaleya)
• hAd5 S-Fusion + NETSD (ImmunityBio)
• PittCoVacc (Università di Pittsburgh)
• Sputnik V (Gamaleya)
• V591/TMV-083 (Istituto Pasteur/Themis/Merck)
• VXA-CoV2-1 (Vaxart)
Epatite A: Vaqta (Merck); Havrix (GSK); Twinrix Epatite A + B (GSK)
Morbillo, parotite e rosolia (MMR): MMR II (Merck)
Polio: Poliovax (Sanofi) e Pentacel Polio+DTaP+HiB (Sanofi)
Rabbia: Imovax (Sanofi)*
Fuoco di Sant’Antonio: Zostavax (Merck)
*ImovaxPolio [morale] è per la poliomielite e Imovax [derivato da feti abortiti] è per la rabbia.
NOTE:
[1] I vaccini che utilizzano la linea cellulare umana WI-38, derivata da bambini abortiti, includono i seguenti:
• Vaccini contro la rosolia Meruvax© (Merck), Rudivax© (Sanofi Pasteur, Francia) e Ervevax© (RA 27/3) (GlaxoSmithKline, Belgio)
• Vaccini rosolia/morbillo M-R-VAX© (Merck) e Rudi Rouvax© (AVP, Francia)
• Vaccino rosolia/parotite Biavax© (Merck)
• Vaccini morbillo/parotite/rosolia (MMR) M-M-R© II (Merck), R.O.R.© e Trimovax© (Sanofi Pasteur, Francia) e Priorix© (GlaxoSmithKline, Belgio)
I vaccini che utilizzano la linea cellulare umana MRC-5, anch’essa derivata da bambini abortiti, includono i seguenti:
• Vaccini per l’epatite A VAQTA (Merck) e HAVRIX (GlaxoSmithKline)
• Vaccino contro la varicella Varivax© (Merck) (utilizza anche la linea WI-38)
• Vaccino contro la poliomielite Poliovax© (Aventis Pasteur, Francia)
• Vaccino antirabbico Imovax© (Aventis Pasteur, Francia)
• Vaccino contro il vaiolo AC AM 1000 (Acambis)
[2] Experimental Cell Research 37: 614-636, 1965; Nature 227: 168-170, 1970; Comunicato stampa del 10 maggio 1995 intitolato Aborted Babies Used as source for Rubell Vaccine (Bambini abortiti utilizzati come fonte per il vaccino contro la rosolia). Ohio Parents for Vaccine Safety.
[3] J.J. Ziegler. “Dignitas Personae and Childhood Vaccinations”. Catholic World Report, 14 maggio 2011.
[4] National Catholic Bioethics Center. “COVID-19 Vaccines: Promote Life and Health Without Undermining Human Dignity”, 8 aprile 2020.