Da sempre persona
Prof. Roberto Colombo 4/5/2017 (Fonte: www.academiavita.org )
Nei laboratori della Università Politecnica Federale di Losanna (Svizzera), un gruppo di ricercatori guidato da Julien Duc e Didier Tronto ha identificato una famiglia di fattori di trascrizione del genoma, chiamata DUX, uno dei quali è espresso anche negli embrioni umani ancor prima dell’attivazione del genoma dello zigote, la prima cellula del corpo umano.
Quella pubblicata in questi giorni sulla rivista Nature Genetics è una scoperta di fondamentale importanza per documentare le primissime fasi dello sviluppo della vita umana individuale, in quanto il fattore DUX4 è in grado di legarsi ai promotori dei geni che innescano l’espressione di moltissimi altri geni dai quali dipende lo sviluppo dell’embrione umano già nei primi giorni della sua vita.
E’ stata così «fatta luce su ciò che attiva il programma genetico che ci fa diventare ciò che siamo», ha commentato uno dei ricercatori, e questo avviene già al primissimo stadio dello sviluppo, quella nuova cellula che scaturisce dal processo della fertilizzazione, senza attendere stadi successivi che precedono l’impianto nell’endometrio dell’utero materno.
Questa scoperta fornisce una preziosa conferma scientifica di come, all’inizio della vita umana – come ricordano la dichiarazione De abortu procurato della Congregazione per la Dottrina della Fede (1974) e l’enciclica Evangelium vitae di San Giovanni Paolo II (1995) – «dal primo istante si trovi fissato il programma di ciò che sarà questo vivente: una persona, questa persona individua con le sue note caratteristiche già ben determinate. Fin dalla fecondazione è iniziata l’avventura di una vita umana, di cui ciascuna delle grandi capacità richiede tempo, per impostarsi e per trovarsi pronta ad agire».
Il DNA dell’uomo non si trova solamente già scritto all’atto della fecondazione, come un libro chiuso, ma si apre già da questo momento per essere letto e tradotto nell’organismo umano in corso di sviluppo, e questo fornisce «un’indicazione preziosa per discernere razionalmente una presenza personale fin da questo primo comparire di una vita umana». Una presenza personale che non può mai essere scartata, ma chiede di essere sempre accolta e custodita, come ricorda papa Francesco.