Reggio Emilia, la CGIL non difende i lavoratori ma diffonde ideologia

(Fonte: prolifeinsieme.it)

Replica a Il Resto del Carlino https://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/cronaca/nuovi-passi-di-liberta-storia-7e0db518
“Nuovi passi di libertà’. Storia di diritti delle donne”

Leggendo questo articolo noto subito la sigla della CGIL e questo mi rassicura molto, in quanto non si tratta di niente di nuovo!
È  oramai noto infatti che questo sindacato in modo particolare sia completamente orientato a diffondere ideologia piuttosto che a difendere i diritti dei lavoratori. Coloro che sono morti per questi diritti si staranno senza dubbio rivoltando nella tomba.
Mai avrebbero pensato che invece di essere garanti del rispetto della dignità umana del lavoratore, i loro successori sarebbero stati dei promotori di eventi scolastici a senso unico: la donna vuole di più!
Non ci bastano le pari opportunità, concetto sano per una civile e pacifica convivenza tra i sessi, la donna deve avere il potere assoluto.
In questo potere rientra anche la scelta di sopprimere il proprio figlio, il feto non voluto nel proprio grembo e guai a chi si permette di difendere il valore della vita e di proporre una alternativa!
Infatti l’appoggio pubblico che sindacati come la CGIL danno costantemente all’utilizzo indiscriminato e incondizionato dell’aborto trasformato in presunto diritto, in realtà condanna molte donne lavoratrici a tempo determinato a non avere il rinnovo del contratto non appena comunicano di essere rimaste incinta al datore di lavoro.
Questo è il completo fallimento del sindacato!
Gli stessi governi che dicono di voler incentivare le nascite in realtà dovrebbero monitorare su queste situazioni e offrire degli strumenti di tutela alle giovani donne in gravidanza nel mondo del lavoro. Quanto sarebbe onesto se le donne di destra e di sinistra si unissero in cordate di solidarietà per offrire alternative all’ aborto, che è sempre una tragica sconfitta!
Ma viviamo in un mondo ricco di ipocrisia.
Arriviamo alla scuola.
In questo articolo si legge “interessante l’approccio su questi temi da parte della componente maschile, che in molti casi ha dimostrato una grande sensibilità..” questo è quello che i ragazzi dicono per non prendere un brutto voto o una nota disciplinare o essere considerati dei fan del patriarcato, ma spesso non corrisponde a ciò che  pensano davvero.
Mi capita spesso di confrontarmi con giovani di questa età e molti sono semplicemente esasperati da questa narrazione vittimista della donna, che è assolutamente in contrasto con la realtà di oggi nel nostro Paese.
Anche molte ragazze trovano squilibrato l’approccio uomo/donna che viene insegnato nelle scuole, spesso proprio attraverso questi pseudo eventi politici introdotti durante le lezioni come progetti speciali, che in realtà stimolano una continua battaglia tra i sessi e non una onestà collaborazione.
Come donna e come madre sono d’ accordo con questi ragazzi: basta ideologie e basta falsità.
La scuola deve insegnare, la famiglia deve educare e i sindacati tornino a lavorare!
Come “Prolife Insieme” siamo aperti a confrontarci con istituzioni scolastiche e con gli stessi sindacati su questi temi per cercare di riportare onestà intellettuale su problematiche così delicate e importanti per le future generazioni.

Manuela Ferraro
Poggibonsi SI
Comitato “Pro-life insieme“

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