Trento, il diritto dei genitori di educare i figli prevale sul ruolo dello Stato
(Fonte: prolifeinsieme.it)
https://lavocedeltrentino.it/societa/gender-nelle-scuole-scontro-tra-uniamocitrentino-e-il-sindaco-franco-ianeselli/
Una cosa di questi tempi è certa: non puoi stare sereno come genitore nemmeno quando i tuoi figli sono a scuola.
Il pericolo incombe in tutte le scuole statali di ogni ordine e grado. Ancora le istituzioni private sono “porto franco”.
Come genitori bisogna stare “sempre sul pezzo”, vegliare come “un’aquila sui cuccioli” che potrebbero diventare vittime di predatori senza scrupoli.
Ma come è possibile, la scuola dovrebbe essere la culla della cultura. La gioia dell’insegnare alle nuove generazioni l’arte, la letteratura, le scienze, la scrittura, la lettura, le lingue, le regole di una convivenza civile.
Dovrebbe restare neutrale il più possibile mantenendo un atteggiamento oggettivo e non soggettivo, libero quindi da ideologie, attento ai cambiamenti generazionali ma sempre restando ancorato a quello che rappresenta ossia passare sana cultura.
Il condizionale però ahimè è d’obbligo. Ultimamente infatti nella scuola si vede un po’ di tutto
In un istituto comprensivo di Buccinasco il sindaco Rino Pruiti e l’assessore del Pd Martina Villa, avrebbero regalato alle scuole del paese un libro di Walter Veltroni scritto a quattro mani con Francesco Clementi nel quale si racconta a ragazzi e ragazze la Costituzione. Si parla di bimbi partigiani, bimbi giunti in Italia sui barconi e bimbi che indossano i tacchi.
Vero sarà che quei tacchi appartenenti alla zia che il bambino ha dovuto indossare giocoforza o andare scalzo, gli hanno permesso di andare avanti e conquistarsi una posizione importante nella società.
Dal momento però che il riferimento alla teoria gender, di cui tanto oggi si discute, potrebbe essere frainteso, mi chiedo perché non mettere al corrente i genitori di tale gesto. Magari discutendone si poteva evitare “confusione”.
Che dire poi dell’evento a Gallarate, fortunatamente fatto saltare dalla regione Lombardia, in cui si invitava a parlare di affettività, igiene, controllo delle nascite nientemeno che Max Felicitas il cui nome d’arte fa capire che di certo non ”trattasi di un missionario”.…
Il relatore in questione è infatti un porno divo.
Bè, che dire, c’è proprio da stare sereni….
Piena solidarietà dunque alle famiglie che scendono in campo per pretendere di essere consultate quando nella scuola, oltre alle materie curricolari, si decide di entrare nel delicato campo dell’affettività.
Questo è uno spazio che spetta di diritto ai genitori e la scuola non può e non deve in nessun modo scavalcare.
La scuola oggi, quale microcosmo dello stato, sembra voler assumere un ruolo predominante nella formazione dei giovani, limitando lo spazio decisionale delle famiglie che è e deve restare unico ed inviolabile.
Ogni scelta che esca dall’ordinario deve essere comunicata, discussa nonché condivisa con i genitori che devono avere sempre, per quanto possibile, il controllo sui minori e la scuola questo LO DEVE GARANTIRE e gli insegnanti quali funzionari dello stato hanno l’obbligo di vegliare affinché questo accada.
Angela D’Alessandro. Bolzano
Comitato “Pro-life insieme“


