Sessualizzazione precoce e grooming o ed. sessuale? (prima parte)

(Fonte: prolifeinsieme.it)

Una guida per genitori, divisa in tre parti e una quarta dedicata alla bibliografia, riferita al tema dell’educazione sessuale rivolta ai bimbi piccoli. L’autore, stimato pediatra e attento studioso, è il dott. Luciano Leone.

Immerso in un contesto storico l’essere umano è naturalmente indotto a pensare che l’ambiente che lo circonda sia sempre stato così. Ma la conoscenza della storia informa che in realtà sistemi sociali si sono succeduti sino a quelli attuali. Nell’antica Grecia l’insegnamento era di norma concepito come gratuito, e suscitò scandalo la richiesta di retribuzione da parte dei sofisti. Nell’antica Roma il maestro e poi il retore dei corsi superiori erano retribuiti. Nel Medioevo le scuole parrocchiali educavano gratuitamente i bambini di entrambi i sessi, mentre per la frequenza alle scuole superiori  era necessario corrispondere un contributo.

La scuola come attualmente strutturata è invenzione recente ed ampiamente connessa allo Stato accentratore moderno, che attraverso la scuola pubblica veicola ampiamente l’ideologia di chi detiene il potere. E’ una scuola praticamente sostitutiva dei genitori e della famiglia, che per mezzo dell’asilo nido capta i figli sin dai primi mesi. I primi asili nido vennero ideati all’avvento della rivoluzione industriale (in Alsazia da Jean-Frédéric Oberlin1740-1826; in Scozia da Robert Owen 1771-1858, un industriale di idee socialiste) poiché anche le madri erano costrette a duro lavoro nell’ambito dello sfruttamento “liberale” dei ceti più poveri. Sono stati imposti dai regimi comunisti, e vengono tuttora incentivati dall’Unione Europea nella medesima ottica di riportare sbrigativamente le madri al lavoro.

Ci si dovrebbe invero interrogare quanto questi fenomeni siano conformi al benessere delle famiglie, alla libertà educativa, persino al dettato dell’art.33 della Costituzione,  e quali costi anche economici comportino. Inoltre poiché “enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato”, tali enti e privati avrebbero comunque il diritto di ricevere contributi pari a quelli che lo Stato spende per il singolo alunno. Una minore ingerenza dell’apparato statale e scolastico nella vita delle famiglie e la restituzione ad esse di risorse sottratte con le tasse potrebbero forse migliorare la situazione sociale?

Articolo 33 L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. 

Articolo 34 La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso. 

Un recente articolo su adnkronos a sostegno della cosiddetta “educazione sessuale” enfatizzava  “Perché iniziare presto è essenziale”. Riportiamo qualche esempio di questo edificante “iniziare presto”. Sulla medesima linea di accettazione, a mio modo di vedere acritica, di linee guida dell’OMS la SIPPS , Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale.(1)  

ASILI NIDO

ProFamilia, una delle più grandi Onlus tedesche per la cosiddetta “educazione sessuale”, distribuisce generosamente agli asili nido manuali di formazione che indicano il ruolo educativo del “gioco del dottore”, in cui i bambini sotto i sei anni si esaminano o si toccano a vicenda le parti del corpo nudo: così negli ultimi dieci anni il “gioco del dottore” è stato permesso e regolamentato in un numero crescente di asili nido in tutta la Germania. E temiamo che la cosa sia diffusa anche in altri Paesi progressisti, à la page.

Fin dal 2013 ProFamilia va dicendo che i bambini piccoli sono già «creature sessuali» e che i «giochi di esplorazione del corpo» attentamente controllati da adulti (sic) con regole chiare (quali sarebbero?) sono adatti a favorire uno sviluppo sano del bambino.

Anche l’asilo “cattolico” Königin Maria nel villaggio di Tennenbronn, nel Baden-Württemberg, aveva già allestito una “stanza sicura” per consentire ai bambini di intraprendere un «viaggio verso i loro corpi» sotto la supervisione di un adulto, previo consenso dei genitori, evidentemente tonti o circuiti da idonea propaganda. Un «paradiso per i pedofili» ha detto qualche giornalista di buon senso e fuori dal coro. Altre voci critiche nei confronti della sessualizzazione precoce dei bambini hanno fatto desistere l’asilo dall’impresa.

Un altro asilo nido gestito dalla Workers‘ Welfare Association di Hannover ha annunciato un programma simile: in una lettera ai genitori si diceva che i bambini giocavano comunque naturalmente al “gioco del dottore” nei bagni o nei “cespugli” (gli asili nido dispongono o no di “educatori” con tanto di laurea?), e sarebbe stato più sensato incoraggiarli a giocare con la guida di un adulto e regole fisse. Tali regole includono che «i bambini e le bambina si accarezzeranno o esamineranno l’un l’altro solo nella misura in cui loro stessi e gli altri bambini si sentono a proprio agio» e «nessun bambino metterà alcun oggetto negli orifizi corporei di un altro bambino» (evidentemente negli asili nido si tengono persino corsi di anatomia). Per fortuna, l’Ufficio della gioventù della Bassa Sassonia è intervenuto vietando questa ignobile faccenda poiché costituisce «un pericolo per il benessere dei bambini».
(Provita&Famiglia n.121 settembre 2023: Gli asili nido)

A Vienna intanto l’associazione Kinder in Wien Bambini in Vienna, che gestisce una catena di asili nido, premurosamente espone in ciascuna struttura poster con “maschi nudi transessuali”, tratti dal libro illustrato Bodies are cool I corpi sono di tendenza, con la didascalia: “Corpi nudi, vulva, pene, seni, sederi”, ovviamente “a fini di educazione sessuale” (sic). In uno di questi poster, per un tocco di pederastia, un maschio adulto obeso fa la doccia insieme con un bambino. (2)

(continua)

Dott. Luciano Leone, pediatra

Comitato “Pro-life insieme“

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