Il fallimento della legge sull’aborto: il pensiero di un medico obiettore

Del Dr. Roberto Festa

(Fonte lavocedeimedici.it)

Replica all’articolo https://www.medicitalia.it/blog/ginecologia-e-ostetricia/9337-il-medico-non-obiettore-e-un-sicario.html

Rivendico da medico obiettore di esercitare la mia professione rimanendo fedele al giuramento di non nuocere, né alla donna, né al bambino nel suo grembo, né alla società.

Il fallimento della legge sull’aborto

Dopo quasi 50 anni di applicazione della legge 194/78 finalmente abbiamo i dati che dimostrano che:

– gli aborti clandestini non sono scomparsi, anzi rimangono una percentuale molto elevata del totale, circa il 20%;

– gli aborti volontari sono diminuiti in numero assoluto solo perché sono diminuite le donne fertili ed è drammaticamente diminuita la fecondità in generale tanto è vero che si parla in Italia di glaciazione demografica, ma gli aborti volontari in numero relativo al totale delle gravidanze stanno invece aumentando negli ultimi anni come dimostrano i dati ministeriali;

– la legge 194/78 non ha dato nessun contributo nel migliorare la mortalità materna come dimostra il rapporto dell’Osservatorio permanente sull’aborto (OPA) di prossima pubblicazione in questo mese di ottobre;

– la legge 194 favorendo in ogni modo l’aborto volontario è stata ed è invece causa di aumento di rischio della salute per la donna perché l’aborto fa male alla donna in quanto tale, non se clandestino o se legale;

sostenere che il ricorso all’aborto volontario avviene quando fallisce la contraccezione significa violare completamente la legge stessa per la quale l’aborto non può essere un mezzo di controllo delle nascite (art.1).

È tempo di prendere coscienza

Invito tutti i medici che sono ancora non obiettori di coscienza a prendere coscienza della realtà dei fatti e dei dati, ad esempio leggendo i rapporti OPA osservatorioaborto.it e, senza timore, a fare il passo decisivo per rispetto della professione medica e per il bene delle donne, della società e ovviamente dei bambini che non è lecito uccidere né dopo né prima della nascita.

I medici non obiettori di coscienza devono prendere coscienza, sembra un gioco di parole ma è un invito molto serio.

“Un aborto è un omicidio, si uccide un essere umano, i medici che si prestano a questo sono, permettetemi la parola, sicari” (Papa Francesco)

Qualsiasi Collega che, anche scosso dalle parole del Pontefice, voglia considerare la scelta dell’obiezione di coscienza potrà contare sul mio appoggio morale e materiale incondizionato, insieme a quello di tanti altri medici che quotidianamente non si risparmiano per salvare mamme e bambini dalla piaga dell’aborto.

Dr. Roberto Festa

Patologo clinico e medico di famiglia

Laureato in Medicina e Chirurgia nel 2006 presso l’Università Cattolica di Roma Iscritto all’Ordine dei Medici di Macerata

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