“Sound of Freedom”: smascherato l’abominio della tratta di esseri umani
Di Don Shenan J. Boquet
(originale in inglese)
“Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo?” – Isaia 58:6
Forse avrete sentito parlare di una nuova pellicola con l’attore della Passione di Cristo Jim Caviezel.
Sound of Freedom (il suono della libertà), uscito nelle sale il 4 luglio, racconta la storia vera di Tim Ballard, un ex agente della Sicurezza Nazionale che ha dedicato la sua vita a salvare i bambini vittime di tratta a scopo sessuale.
Nelle ultime settimane, Sound of Freedom ha sbancato i botteghini. Nonostante sia stato realizzato con pochi mezzi, 14,5 milioni di dollari, ha incassato ben 50 milioni di dollari, superando molte pellicole di successo realizzate con risorse maggiori. Infatti, nel suo primo fine settimana, ha persino battuto l’ultimo capitolo della saga di Indiana Jones con Harrison Ford: un risultato non da poco!
Gran parte del successo della pellicola è dovuto al fatto che si è rivolto all’ampio pubblico di credenti che è sconvolto dalle realtà rappresentate nell’opera e che è determinato a sensibilizzare l’opinione pubblica sul modo in cui forze disumane stanno sfruttando i più innocenti tra noi per scopi nefasti.
Molti sostenitori di questo film hanno partecipato alla campagna “regala un biglietto”, acquistando biglietti per altre persone che altrimenti non avrebbero visto la pellicola, creando una massiccia mobilitazione popolare che ha superato la macchina pubblicitaria dei grandi studi cinematografici.
La triste realtà della tratta degli esseri umani
La pellicola ha già suscitato un dibattito a livello nazionale sulla vicenda della tratta a scopo sessuale, che ha aperto gli occhi di molte persone su questa realtà oscura.
La tratta di esseri umani è in genere un crimine nascosto, che però esiste dietro la normale facciata della società, in un mondo oscuro in cui forze sinistre comprano e vendono esseri umani per ogni sorta di scopi orribili. Tuttavia, sebbene sia nascosto, è tragicamente tutt’altro che raro. Secondo un documento informativo della Casa Bianca, ogni anno circa 25 milioni di persone in tutto il mondo sono vittime della tratta di esseri umani.
È noto, ad esempio, che ci sono alcune destinazioni nel mondo, come la Thailandia, verso le quali le persone volano con il fine manifesto di ricercare piaceri illegali. Secondo alcuni rapporti, in Thailandia ci sono decine di migliaia di bambini sfruttati nella tratta a scopo sessuale.
Spesso le persone che ricorrono ai “servizi” di questi bambini schiavi sono occidentali benestanti, che non possono facilmente soddisfare i loro appetiti perversi a causa delle leggi severe e della polizia ben organizzata dei loro Paesi d’origine. E così, queste persone – molte delle quali provenienti dagli Stati Uniti – spendono i loro soldi per viaggiare dall’altra parte del mondo con l’intenzione manifesta di sfruttare adulti e bambini nei modi più osceni immaginabili.
Tuttavia, sarebbe un errore pensare che la tratta di esseri umani non abbia luogo anche in Nord America. Purtroppo, in ogni società esiste un gruppo di persone “dimenticate”: persone troppo povere, sole e insignificanti per ricevere la giusta attenzione e che possono “scomparire” senza che nessuno se ne accorga. Come per molti altri mali, sono soprattutto i più deboli e vulnerabili – in particolare le donne e i bambini – a subirne le peggiori conseguenze.
Come osserva il Dipartimento di Stato Americano, la tratta di esseri umani è molto diffusa negli Stati Uniti. Tuttavia, come osserva anche il Dipartimento di Stato, “la qualità e la quantità dei dati disponibili sono spesso alterate dalla natura nascosta del crimine, dalle difficoltà nell’identificare le singole vittime, dalle lacune nell’accuratezza e nella completezza dei dati e da ostacoli significativi alla condivisione delle informazioni delle vittime tra le varie parti interessate” (Traduzione nostra). In altre parole, non abbiamo un’idea precisa di quante siano le vittime della tratta negli Stati Uniti.
Ma quello che è chiaro è che nel sordido ventre della nostra società, i bambini sono preda di manipolatori sociopatici, che non si fermano davanti a nulla pur di sfruttare i corpi e le anime dei bambini più innocenti per il proprio profitto e piacere.
Una grave violazione della dignità umana
Dovrebbe essere superfluo dire che qualsiasi forma di tratta di esseri umani è una grave violazione della dignità della persona umana. L’insegnamento della Chiesa è chiaro: gli esseri umani non possono mai essere trattati come un mezzo per raggiungere un fine.
Gli esseri umani sono fatti a immagine e somiglianza di Dio. Come tali, possiedono un valore intrinseco che trascende la logica del mercato. Sebbene gli esseri umani possano lavorare e lavorino volontariamente per procurare un profitto economico o altri benefici a sé stessi e agli altri, la Chiesa ha sempre sottolineato che i datori di lavoro devono sempre trattare i loro dipendenti prima di tutto come esseri umani, non come produttori di ricchezza.
Nel passo citato all’inizio di questo articolo, il profeta Isaia esalta l’ipocrisia dei datori di lavoro del suo tempo che, anche nei giorni di digiuno rituale, maltrattano i loro lavoratori e litigano tra loro. Come spiega Isaia, invece di un digiuno che non riesce a convertire i cuori, Dio preferisce un “digiuno” che si concretizza nella liberazione degli oppressi, nel dare da mangiare agli affamati, nel dare rifugio ai senzatetto, ecc.
In altre parole, nemmeno gli obblighi religiosi rituali possono soppiantare l’imperativo morale fondamentale di rispettare la dignità dei nostri simili. Infatti, al centro del messaggio biblico, sottolineato con particolare intensità da Gesù nel Nuovo Testamento, c’è il comandamento di trattare ogni essere umano con la dignità che merita. “In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me” (Matteo 25:40).
La tratta di esseri umani, che non è altro che la moderna schiavitù, è una delle più terribili violazioni della dignità umana che si possano immaginare: la nuda riduzione di un essere umano immortale a una merce da comprare e vendere, trattata persino peggio di come trattiamo molti dei nostri animali.
Tuttavia, mentre tutto il traffico di esseri umani è un grave male, c’è chiaramente qualcosa di particolarmente diabolico nel tipo di traffico che Tim Ballard ha dedicato la sua vita a sradicare e che viene rappresentato in Sound of Freedom. In effetti, è difficile comprendere il grado di malvagità che comporta il commercio deliberato, premeditato e industrializzato della carne dei bambini.
Nel suo ministero, Gesù ha ripetutamente richiamato l’attenzione sull’innocenza dei bambini, indicando che gli adulti devono in qualche modo recuperare la semplice innocenza dei bambini se vogliono entrare nel Regno dei Cieli. E sappiamo esattamente cosa pensasse Cristo di coloro che avrebbero in qualche modo pervertito l’innocenza dei bambini. “È meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli” (Luca 17:2).
La posizione della Chiesa
Non sorprende, quindi, che i papi recenti abbiano ripetutamente affrontato il gravissimo male della tratta di esseri umani, esortando i governi e le singole persone a prendere sul serio il problema. Papa Francesco ha fatto dell’attenzione al problema una delle chiavi di volta del suo pontificato.
“La tratta di persone sfigura la dignità”, ha detto Papa Francesco nel suo messaggio per la nona Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. “Lo sfruttamento e l’assoggettamento limitano la libertà e rendono le persone oggetti da usare e scartare. E il sistema della tratta approfitta di ingiustizie e iniquità che obbligano milioni di persone a vivere in condizioni di vulnerabilità”.
In effetti, oltre all’aborto, è difficile pensare a una pratica che esemplifichi più perfettamente la “cultura dello scarto” che Papa Francesco ha così spesso denunciato.
Nel suo Messaggio per la Giornata mondiale della pace del 2015, Papa Francesco ha esortato i suoi lettori a riconoscere che “come le organizzazioni criminali utilizzano reti globali per raggiungere i loro scopi, così l’azione per sconfiggere questo fenomeno richiede uno sforzo comune e altrettanto globale da parte dei diversi attori che compongono la società”.
Anche Papa San Giovanni Paolo II, il “papa della vita”, si è espresso più volte su questo tema. In una lettera in occasione di una conferenza sulla tratta di esseri umani, Papa Giovanni Paolo II ha osservato che “il commercio di persone umane costituisce un oltraggio alla dignità umana e una grave violazione dei diritti umani fondamentali”.
In quella stessa lettera, Papa Giovanni Paolo II ha fatto riferimento a un passaggio forte della Gaudium et Spes, in cui i padri del Concilio Vaticano II hanno denunciato “la schiavitù, la prostituzione, il mercato delle donne e dei giovani, o ancora le ignominiose condizioni di lavoro, con le quali i lavoratori sono trattati come semplici strumenti di guadagno, e non come persone libere e responsabili” come “vergognose” che “guastano la civiltà umana, disonorano coloro che così si comportano” e “ledono grandemente l’onore del Creatore” (Gaudium et Spes, 27).
Determinazione a dire la verità
Sebbene Sound of Freedom sia una pellicola molto dura da vedere, è incoraggiante sapere che milioni di persone si prendono del tempo per informarsi su uno dei più grandi mali perpetrati nel nostro mondo moderno e su alcuni degli sforzi che si stanno facendo per eliminarlo.
Quello che molti forse non sanno è che la pellicola ha rischiato di non arrivare sul grande schermo. La pellicola è stata originariamente scritta nel 2015 e le riprese si sono concluse nel 2018. Tuttavia, Sound of Freedom è rimasto in sospeso per anni, dopo che la società che possedeva l’opera è stata acquistata dalla Disney.
Quando la Disney decise di accantonarla, il produttore della pellicola, Eduardo Verastegui, si è rifiutato di arrendersi e alla fine è riuscito a ottenere la cessione dei diritti dalla Disney. Anche in questo caso, ci sono voluti diversi anni prima che gli Angel Studios, una società confessionale, riuscisse ad acquistare i diritti e a portarla nelle sale. Il resto è storia.
Non è una coincidenza che molte delle persone coinvolte nel portare la pellicola nelle sale siano noti agli attivisti pro-vita. L’attore Jim Caviezel, naturalmente, non solo ha interpretato Cristo ne La passione di Cristo di Mel Gibson, ma è anche probabilmente l’attore di Hollywood più decisamente pro-vita. Il produttore Eduardo Verastegui è noto al pubblico pro-vita per il suo ruolo di protagonista nel film Bella, che propone con convinzione l’adozione come alternativa caritatevole all’aborto. Il regista di Sound of Freedom, Alejandro Monteverde, è stato anche il regista di Bella.
Purtroppo, le forti convinzioni cristiane dei produttori della pellicola e del protagonista, Tim Ballard, sembrano aver indotto molti media tradizionali a chiudere gli occhi sull’opera o a liquidarla come propaganda confessionale. È un peccato, perché la verità evidente è che opporsi alla tratta di esseri umani non è – o non dovrebbe essere – una questione esclusivamente cristiana o “conservatrice”.
È una questione fondamentale dei diritti umani, che spesso non riceve l’attenzione che merita. Purtroppo, permane una diffusa ignoranza sulla natura e sulla diffusione della tratta di esseri umani, che rende le persone vittime del traffico invisibili alla maggior parte delle persone, e la stessa tratta di esseri umani non viene percepita nella sua gravità.
Sebbene la maggior parte delle persone ribadisca di essere fermamente contraria alla tratta di esseri umani, in particolare alla tratta di bambini a scopi sessuali, è più facile dimenticare che ci sono bambini che, proprio ora, subiscono abusi tali che sfuggono a qualsiasi immaginazione. È stato necessario un gruppo di attori, registi e produttori pro-vita determinati a farsi carico di questi bambini dimenticati per raccontare la loro storia in un modo che potesse attirare l’attenzione del mondo.
Preghiamo che il successo di Sound of Freedom colpisca le coscienze dei milioni di spettatori che l’hanno visto e che generi una reazione concreta ed efficace per salvare un numero sempre maggiore di bambini (e di uomini e donne) che sono stati vittime e oggetto della tratta di esseri umani.
Perché, come dice il personaggio di Caviezel nella pellicola, “I figli di Dio non sono in vendita!”
Quindi, vi prego di unirvi a me nel recitare questa preghiera a Santa Giuseppina Bakhita, che all’età di sette anni è stata rapita, venduta e fatta schiava. Perché “la preghiera è la forza” ha detto Papa Francesco “che sostiene il nostro impegno comune” per porre fine alla tratta:
“Santa Giuseppina Bakhita, da bambina sei stata venduta come schiava e hai dovuto affrontare difficoltà e sofferenze indicibili.
Una volta liberata dalla tua schiavitù fisica, hai trovato la vera redenzione nell’incontro con Cristo e la sua Chiesa.
Santa Giuseppina Bakhita, aiuta tutti quelli che sono intrappolati nella schiavitù.
A nome loro, intercedi presso il Dio della misericordia, in modo che le catene della loro prigionia possano essere spezzate.
Possa Dio stesso liberare tutti coloro che sono stati minacciati, feriti o maltrattati dalla tratta e dal traffico di esseri umani. Porta sollievo a coloro che sopravvivono a questa schiavitù e insegna loro a vedere Gesù come modello di fede e speranza, così che possano guarire le proprie ferite.
Ti supplichiamo di pregare e intercedere per tutti noi: affinché non cadiamo nell’indifferenza, affinché apriamo gli occhi e possiamo guardare le miserie e le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della loro dignità e della loro libertà e ascoltare il loro grido di aiuto. Amen”.