Genitori, voi siete i primi educatori

Di Don Shenan J. Boquet

(Originale in Inglese)

La pratica del pudore e della modestia, nel parlare, agire e vestire, è molto importante per creare un clima adatto alla maturazione della castità, ma ciò deve essere ben motivato dal rispetto del proprio corpo e della dignità degli altri. Come si è accennato, i genitori devono vegliare affinché certe mode e certi atteggiamenti immorali non violino l’integrità della casa, particolarmente attraverso un cattivo uso dei mass media”.  

(Pontificio Consiglio per la Famiglia, Sessualità umana: Verità e significato, 56).

I progressisti e gli attivisti LGBT sono in subbuglio per una legge appena approvata in Florida, che hanno soprannominato – in modo piuttosto ipocrita – la legge “non dire gay”.

Il titolo vero della legge è Parental Rights in Education (Diritti dei genitori nell’educazione). Come suggerisce il titolo, la legge vuole garantire ai genitori la libertà di scegliere ciò che viene insegnato fin dalla più tenera età ai loro figli riguardo il sesso.

In breve, la legge afferma che i bambini, dalla scuola materna fino alla terza elementare, non possono ricevere in classe informazioni su argomenti come l’orientamento sessuale o l’identità di genere. La legge prevede anche che i genitori siano informati sulle modifiche nei servizi relativi alla salute fisica o psicologica dei loro figli.

Come il co-promotore della legge, l’On. Joe Harding, ha chiarito, quest’ultima disposizione è pensata per prevenire il crescente numero di casi in cui il personale scolastico parla o chiede informazioni ai bambini sul loro orientamento sessuale o identità di genere, e poi incoraggia i bambini a tenere segrete queste conversazioni ai loro genitori. Come ho scritto recentemente, ci sono stati casi in cui i genitori hanno scoperto che il loro figlio si identifica come “transessuale”, solo molto tempo dopo che il personale scolastico ne era già a conoscenza, in alcuni casi perché un membro del personale aveva incoraggiato attivamente il bambino in questa direzione.

P. Shenan Boquet Presidente di VUI

“Abbiamo la possibilità di scegliere in Florida, se dare potere ai genitori o se dare potere ai distretti scolastici. Vi chiedo di schierarvi dalla parte dei genitori della Florida”, ha detto l’On. Harding.

All’inizio del dibattito, gli oppositori del disegno di legge hanno portato a segno un colpo grazie alla strategia di etichettare il disegno di legge “non dirti gay”, sostenendo (falsamente) che il disegno di legge avrebbe bandito la parola “gay” dalla classe. Praticamente tutti i principali organi d’informazione del paese hanno cinicamente seguito questa propaganda isterica. Negli ultimi giorni i legislatori e gli attivisti liberali si sono impegnati in buffonate veramente infantili, come cantare “Noi diciamo gay!” durante le udienze.

Fortunatamente, i loro sforzi non sono stati ripagati. Martedì scorso la legge è passata al Senato della Florida con 22 voti contro 17. Poiché la legge era già passata alla fine di febbraio alla Camera con 69 voti contro 47, sarà ora inviata al governatore Ron De Santis per la sua firma. Dato che il governatore De Santis ha dato il suo sostegno alla proposta di legge, la sua trasformazione in legge sembra essere un fatto compiuto.

Campi estivi di educazione sessuale esplicita

Se esistesse qualche dubbio sulla necessità di una legislazione di questo tipo, questo dovrebbe essere fugato dalle notizie che stanno uscendo sulla crescente diffusione dei campi estivi di educazione sessuale rivolti ai bambini.

Come riporta Live Action, un corso online rivolto agli adolescenti includeva “educazione” esplicita su masturbazione, sadomasochismo, transessualità, aborto e perfino (il che sconvolge) fare sesso sotto effetto di droghe illegali.

Ecco i titoli di alcune delle presentazioni di questi corsi: “Sesso con Me – Piacere solitario”, “Educazione sessuale con seducenti trans”, “Informazioni condivise sull’aborto fai-da-te”, “Salute riproduttiva: le basi”, “Sesso e droghe”, “Le 3 P: Pipì, Popò e Piacere” e “Opzioni contraccettive”.

Forse non sorprende che una delle persone che tiene il corso, Tanya Turner, si definisca una strega. La sua passione sembra sia quella di incoraggiare i bambini, a partire dai più piccoli, a masturbarsi. “La masturbazione è davvero salutare e la consiglio a persone di tutte le età”, ha detto. “Tutte le età. Non appena i miei nipoti hanno potuto parlare, lo hanno fatto”.

Tra le informazioni date agli adolescenti durante il corso, c’erano quelle dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) su come abortire da soli procurandosi sostanze abortive ed assumendole in casa. Oltre al fatto orribile che si insegna agli adolescenti come uccidere i loro figli non nati, è anche preoccupante la noncuranza per la salute degli stessi adolescenti, dato tutto quello che sappiamo sui pericoli e i traumi che comportano gli aborti farmacologici fai da te.

Un altro campo di educazione sessuale, lo “Spring Break Sex-Ed Camp” (Campo di educazione sessuale primaverile), doveva tenersi dal 14 al 17 marzo nelle biblioteche della città di Austin. Gli organizzatori di questo corso avevano in programma di pagare 100 dollari gli adolescenti per partecipare (perché mai, ci si chiede, gli adulti vogliono attirare gli adolescenti a sentir parlare di sesso con pagamenti in contanti?) Quel corso, tuttavia, è stato ora cancellato dopo le forti reazioni.

Nel frattempo, Not the Bee (sito cristiano statunitense) denuncia un altro corso di educazione sessuale estivo a Indianapolis, pensato per bambini dalla terza alla quinta elementare. I bambini in queste classi hanno solo da otto a dieci anni.

Dopo aver mostrato inquietanti screenshot trattidai commenti dei social media dell’organizzatrice, Not the Bee osserva: “Tutto questo è ospitato da una persona che pensa che i bambini dovrebbero apprendere il vocabolario ‘non-binario’, imparare come mettere un preservativo, ed essere ‘responsabilmente’ iniziati alla pornografia”.

Il sito conclude: “Questa signora è una vera e propria adescatrice”.

Educazione sessuale dettagliata come adescamento

Vale la pena concentrarsi su quest’ultima osservazione.

Forse la cosa più strana di questi campi è che a quanto sembra ci sono genitori che pensano che sia una buona idea usare le vacanze di primavera o estive per un campo nel quale adulti estranei parlano ai loro figli di sesso con dettagli espliciti. Che cosa è successo ai bei campi vecchio stile, dove i bambini imparavano a fare canoa, a pescare, a fare sport e in generale a godersi i loro amici e la loro infanzia?

È già abbastanza brutto che questi bambini siano stati derubati dell’opportunità di godere di quel tipo di divertimento innocente che tutti noi abbiamo avuto da piccoli, per essere, al contrario, trascinati nel mondo oscuro e perverso di una sessualità adulta estremamente malata. Tuttavia, quel che è peggio, è che ci sono preoccupazioni molto concrete che questi bambini siano usati per alimentare le fantasie sessuali di adulti pervertiti.

Immaginate per un istante se la Chiesa cattolica offrisse questi corsi. Uscirebbero titoli dei giornali nazionali nei quali la gente accuserebbe la Chiesa di essere “pervertita”, “malata” o “disgustosa”. Molti degli stessi attivisti LGBT che gestiscono questi corsi, o dei giornalisti che li difendono, si dispererebbero per il modo in cui la Chiesa starebbe “adescando” bambini per abusarne sessualmente.

Bene, perché è diverso quando altri adulti che sembrano avere una fissazione perversa per il sesso, passano tutto il giorno a parlare di sesso a dei bambini piccoli, con dettagli espliciti? Non lo è!

L’“adescamento” implica il superamento dei normali e sani confini della sessualità di una persona, al fine di indurla a mettere in atto una condotta sessuale dalla quale l’adescatore trae vantaggio. Gli adulti che abusano sessualmente dei bambini, per esempio, spesso li introducono prima alla pornografia. L’obiettivo è quello di stuzzicare la curiosità delle loro vittime e di convincerle che mettere in pratica atti sessuali è una cosa assolutamente “normale”. Poi l’abuso inizia sul serio.

Non c’è semplicemente nessuna ragione concepibile per cui i bambini e gli adolescenti debbano conoscere tutti i dettagli sull’avere rapporti sotto effetto di droghe, sul sadomaso, sulle perverse pratiche transessuali, e su tutti i particolari della contraccezione, dell’aborto e della pornografia. Tuttavia, ci sono chiaramente degli adulti che stranamente sentono un forte bisogno di insegnare loro queste cose. Questo dovrebbe far scattare tutti i campanelli d’allarme nella testa di qualsiasi genitore che ami i propri figli, così come di qualsiasi adulto razionale con un minimo di senso morale.

Genitori, incaricatevi voi dell’educazione sessuale

Purtroppo, i genitori che si impegnano a educare i loro figli ad avere una sana comprensione della sessualità affrontano enormi difficoltà nella cultura di oggi.

Come osservato dal Pontificio Consiglio per la Famiglia nella sezione iniziale della Sessualità umana: Verità e significato, un tempo “la cultura generale, improntata al rispetto dei valori fondamentali, serviva oggettivamente a proteggerli e a conservarli” (Pontificio Consiglio per la Famiglia, Sessualità umana: Verità e significato, 1). Anche se la famiglia non provvedeva a impartire un’educazione sessuale, in molti casi i bambini assorbivano naturalmente idee positive e sane sulla famiglia e sulla sessualità. Tali idee – ad esempio, che il sesso dovrebbe essere riservato al matrimonio, o che i bambini sono un bene positivo – facevano semplicemente parte del clima culturale.

Ora, tuttavia, tutto è diverso. Non solo i film, la musica e i social media rivolti ai giovanissimi sono spesso pieni di allusioni sessuali e di sottili o meno sottili frecciatine al matrimonio e alla famiglia, ma ci sono anche attivisti che hanno imparato che possono praticamente farla franca anche per un omicidio, finché sostengono di essere impegnati nell’“educazione sessuale”.

Non c’è assolutamente nessuna scusa, come genitori, di lasciare che queste persone stiano a cento miglia dai vostri figli. Come ha dichiarato il Vaticano, non c’è nulla di per sé sbagliato nell’educazione sessuale a scuola, purché sia fondata su un’autentica visione morale del mondo, sia presentata in modo consono all’età, e i genitori siano costantemente tenuti al corrente e sia data loro la possibilità di scegliere di non farvi partecipare i propri figli se lo desiderano.

Tuttavia, è un grave errore demandare l’educazione sessuale a terzi, anche se si tratta dell’insegnante cattolico più affidabile del mondo. L’educazione – compresa l’educazione sessuale – inizia a casa. Qualunque cosa accada a scuola (con la vostra consapevolezza e il vostro permesso) dovrebbe essere, al massimo, destinato ad incrementare, non a sostituire, un dialogo continuo tra genitori e figli.

Come denunciato dal Vaticano in Sessualità umana: Verità e significato, “I genitori stessi, a motivo della difficoltà e della mancanza di preparazione, hanno in tanti casi rinunciato al loro compito in questo campo o hanno inteso delegarlo ad altri” (Pontificio Consiglio per la Famiglia, Sessualità umana: Verità e significato, 1).

Non importa quanto bene possiate controllare il flusso dei media in casa vostra, viviamo in un’epoca in cui i vostri figli sono destinati, in un modo o nell’altro, a venire in contatto con idee o contenuti che avrebbero scioccato i nostri genitori e nonni. Piuttosto che aspettare che ciò accada, giocate d’anticipo e cominciate a parlare in modo aperto e adeguato all’età con i vostri figli, dotandoli degli strumenti necessari per riconoscere i materiali problematici, e della confidenza e della fiducia necessarie per rivolgersi a voi con domande e preoccupazioni quando ce ne è bisogno.

“La Chiesa ha sempre affermato che i genitori hanno il dovere e il diritto di essere i primi e principali educatori dei loro figli”, osservano gli autori di Sessualità umana: Verità e significato (Pontificio Consiglio per la Famiglia, Sessualità umana: Verità e significato, 5), e questo perché “i genitori, avendo donato la vita ed avendola accolta in un clima d’amore, sono ricchi di un potenziale educativo che nessun altro detiene: essi conoscono in un modo unico i propri figli, nella loro irripetibile singolarità e, per esperienza, possiedono i segreti e le risorse dell’amore vero” (Pontificio Consiglio per la Famiglia, Sessualità umana: Verità e significato, 7).

Poi aggiungono: “Il metodo normale e fondamentale [dell’educazione sessuale] … è il dialogo personale fra i genitori e i figli, cioè la formazione individuale nell’ambito della famiglia. Non è, infatti, sostituibile il dialogo fiducioso e aperto con i propri figli, che rispetta non soltanto le tappe dello sviluppo, ma anche la giovane persona stessa come individuo” (Pontificio Consiglio per la Famiglia, Sessualità umana: Verità e significato, 129).

È incoraggiante vedere come la Florida abbia preso misure concrete per proteggere i diritti dei genitori e per tutelare i nostri figli dagli ideologi che vorrebbero rubare la loro innocenza. Preghiamo che altri stati seguano il suo esempio.

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