Prodotti che utilizzano feti abortiti
Di VUI
(Originale in Inglese – Nota: l’articolo è stato scritto prima dell’epidemia del COVID19: per le problematiche relative ai “vaccini” contro il COVID19 che utilizzano linee cellulari ricavate a partire da feti abortiti si veda l’articolo di Brian Clowes – Le citazioni sono state tutte tradotte da noi – N.d.T.)
Alcuni prodotti contengono cellule di bambini abortiti?
La risposta sintetica è “sì”.
Non si tratta però del sapone e dei paralumi “ricavati” dalle vittime dei campi di concentramento nazista. Il nuovo sfruttamento utilitaristico delle “persone come prodotto” è un processo sofisticato che non è visibile all’occhio umano.
Forse sei un attento sostenitore e un promotore delle leggi che difendono la, voti solo i candidati pro-vita, eviti l’intrattenimento di musicisti e attori che supportano apertamente Planned Parenthood. Tuttavia, indipendentemente da quanto fortemente possiate sostenere la vita, potreste inconsapevolmente collaborare alla ricerca sulle cellule fetali abortite acquistando prodotti che usano feti abortiti, presenti nel prodotto stesso o nel processo del suo sviluppo.
Potreste assumere Enbrel (Amgen) per alleviare l’artrite reumatoide. Forse a qualcuno che conoscete è stato prescritto Zoastavax, un vaccino per l’herpes zoster, nel corso della sua visita di controllo. È possibile che vostra madre con il diabete e un’insufficienza renale tragga beneficio da Arensep (Amgen). Può darsi che a vostro nonno sia stato somministrato il prodotto ematico Repro (Eli Lilly) durante un’angioplastica. Molti distretti scolastici esigono che i vostri bambini siano vaccinati con il MMRII (il vaccino Merck per morbillo-parotite-rosolia). I vostri figli potrebbero gradire creme di caffè e mangiare minestre arricchite di esaltatori dei sapori artificiali (Senomyx e Firmenich) testati su papille artificiali ingegnerizzate a partire da cellule di feti abortiti.
A causa della complessità dell’etichettatura della Food and Drug Administration (FDA), probabilmente non sapresti mai che questi prodotti usano cellule di feti abortiti, se qualcuno non te lo dicesse.
Categorie di prodotti che utilizzano feti abortiti
I prodotti che hanno un qualche collegamento al materiale fetale si possono suddividere in tre categorie: esaltatori dei sapori artificiali, cosmetici e medicinali/vaccini.
Cibi e bevande
Cibi e bevande non contengono cellule di feti abortiti ma possono essere resi più gustosi grazie alle ricerche fatte su di esse nel processo di produzione.
Ad esempio, la società americana di biotecnologie Senomyx ha sviluppato additivi chimici che possono migliorare il sapore e l’aroma degli alimenti. Per farlo, ha dovuto produrre un esercito di assaggiatori instancabili, ossia dei ricettori del sapore ingegnerizzati a partire da cellule renali di embrioni umani (della linea cellulare fetale HEK 293, molto usata nella ricerca farmaceutica). [1] Queste papille gustative artificiali possono indicare ai ricercatori quali prodotti il pubblico desidererà. L’obiettivo è ottenere prodotti a basso contenuto di zucchero e di sodio che hanno un sapore dolce o salato pur usando meno zucchero o sodio.
La tua crema di caffè fredda aromatizzata alla zucca della Nestlé ha un sapore più “autunnale”? Il tuo brodo della Maggi ha il sapore del pollo?
Grazie Senomyx.
Gli esaltatori di sapore artificiali fatti in laboratorio non devono essere stati testati a lungo dalla FDA perché “i composti aromatici chimici Senomyx sono usati in proporzioni inferiori a una parte per milione” e possono essere classificati come aromi artificiali. [2]
Nel 2005, la Senomyx aveva stipulato contratti per lo sviluppo di prodotti per Kraft Foods, Nestlé, Campbell Soup e Coca-Cola. [3] Tuttavia, i pro-vita hanno boicottato la Pepsi Cola quando hanno scoperto che stava collaborando con la Senomyx per ottenere una bevanda a basso contenuto di zucchero. Questo boicottaggio ha provocato la cancellazione dei contratti con la Senomyx da parte di Kraft-Cadbury Adams LLC e Campbell Soup.
In una lettera del 2012 a Children of God for Life, la Pepsi Cola affermava: “la Senomyx non utilizza cellule HEK 293 o altri tessuti o linee cellulari derivate da embrioni o feti umani per ricerche condotte per conto della Pepsi Cola”. Tuttavia, la multinazionale sta attualmente collaborando con la Senomyx su due prodotti sviluppati con il Sweetmyx 617, un nuovo dolcificante della Senomyx.
Cosmetici
La fonte della giovinezza … sono i bambini.
Commercialmente, sono note come Processed Skin Proteins (PSP – proteine della pelle trattate), sviluppate all’Università di Losanna per curare ustioni e ferite rigenerando la pelle danneggiata. La linea cellulare della pelle fetale è stata prelevata da un bambino abortito volontariamente il cui corpo è stato donato all’Università. [6]
Neocutis, un’azienda con sede a San Francisco, utilizza le PSP in alcuni dei suoi prodotti contro l’invecchiamento della pelle. Il suo sito Web afferma che le PSP certificate “sfruttano il potere dei fattori di crescita umana, delle interleuchine e di altre citochine, per una rigenerazione della pelle all’avanguardia”.
Vaccini e medicinali
La scheda dei vaccini del sito del Sound Choice Pharmaceutical Institute (SCPI) elenca oltre 21 vaccini e prodotti medici che contengono linee cellulari provenienti da feti abortiti. Questa scheda viene aggiornata ogni anno ed elenca anche le alternative, quando esistenti, di vaccini etici. La moralità dell’uso di questi vaccini è un problema complesso, comunque sono disponibili linee guida etiche.
Il Sound Choice Pharmaceutical Institute è un’organizzazione per la ricerca biomedica guidata da Theresa Deisher, che ha conseguito un dottorato in Fisiologia Molecolare e Cellulare a Stanford e vanta 23 brevetti sul campo. La dottoressa Deisher, la prima persona a identificare e brevettare le cellule staminali dal cuore di un adulto, ha una conoscenza approfondita dell’ingegneria genetica avendo lavorato nelle più importanti aziende del settore come Amgen, Genetech e Repligen. [4]
Il Sound Choice Pharmaceutical Institute “si occupa di promuovere la consapevolezza sull’uso diffuso di materiale umano fetale nella ricerca, nello sviluppo e nella commercializzazione di farmaci”. Rende noto che nessun prodotto vaccinale è completamente puro: “Nel tuo prodotto finale troverai contaminazioni di DNA e resti cellulari provenienti dalla cellula di produzione. Quando si passa dall’uso di cellule animali all’utilizzo di quelle umane, si trovano nei nostri vaccini e nei nostri farmaci tracce di DNA umano”. [5]
Il problema è triplice.
- Parti di feti abortiti sono utilizzate per esperimenti
- Linee cellulari sono elaborate a partire da feti abortiti e sono usate nella produzione di vari farmaci
- Tracce del DNA di cellule fetali si trovano in vaccini e medicinali.
Il mercato dei tessuti fetali
Ai nostri giorni molta ricerca va avanti usando le cellule dei feti. Possiamo dedurlo perché esiste un florido mercato per le parti dei feti. In una serie di video registrati in incognito, David Daleiden di The Center for Medical Progress ha denunciato le cliniche abortiste di Planned Parenthood che vendono parti di feti a investigatori che si fingono medici ricercatori.
Il prelievo di organi da bambini abortiti va avanti da anni. La dottoressa Theresa Deisher è venuta a conoscenza dell’uso di bambini abortiti nella ricerca farmacologica nel 1996. I bambini appena abortiti abbondano e sono un risparmio di tempo rispetto ai giorni necessari per ottenere e preparare tessuti animali per esperimenti di laboratorio.
Molto più recentemente, nel 2018, il professore emerito Dr. Stanley Plotkin, sviluppatore principale del vaccino contro la rosolia per il Wistar Institute (Filadelfia) negli anni Sessanta, è stato chiamato a deporre da esperto di vaccinologia in un caso di custodia di minori nel Michigan.
Una serie particolarmente interessante di domande riguardava il numero di bambini abortiti che Plotkin ha usato nei suoi esperimenti:
DOMANDA: Quindi questo studio ha coinvolto 74 feti, giusto?
PLOTKIN: Settantasei.
DOMANDA: E questi feti avevano almeno tre mesi o più quando sono stati abortiti, giusto?
PLOTKIN: Sì. [6]
Tutte le cellule, comprese quelle ottenute da bambini abortiti, hanno una capacità limitata di replicarsi a causa dell’invecchiamento cellulare. La sviluppo del vaccino ha quindi richiesto molte linee cellulari per ottenere il suo scopo.
Una scelta migliore: le cellule staminali adulte
Il dottor David Vice è professore associato di Genetica Molecolare presso il John Paul II Institute e presidente del Charlotte Lozier Institute. Secondo lui, le cellule staminali adulte sono il massimo punto di riferimento, per la ricerca e, al contrario delle cellule staminali fetali, hanno condotto a cure efficaci. Egli afferma che: “La superiorità delle cellule staminali adulte nella ricerca e le prove crescenti a sostegno della loro efficacia nella rigenerazione e nella riparazione rendono le cellule staminali adulte il miglior tipo di cellule staminali per curare i pazienti”.
Dovremmo allora chiederci perché si usano ancora le linee di cellule embrionali quando le cellule staminali adulte sono considerate il tipo migliore? Sembra che ci siano poche scuse per usare feti abortiti al fine di ottenere una linea cellulare.
Politica degli Stati Uniti sui prodotti che utilizzano feti abortiti.
In occasione del 20° anniversario della sentenza Roe vs. Wade nel 1993, il Presidente Clinton ha firmato cinque memorandum sull’aborto uno dei quali revocò la moratoria dell’era di George H. W. Bush sulla creazione di nuovo tessuto fetale per la ricerca. Clinton dichiarò: “Questa moratoria ha notevolmente ostacolato lo sviluppo di possibili trattamenti per le persone affette da malattie e disturbi gravi, come il morbo di Parkinson, il morbo di Alzheimer, il diabete e la leucemia”.
Nel 2006 c’è stato un grande dibattito tra bioeticisti per stabilire se gli Stati Uniti avrebbero consentito l’uso di nuove cellule staminali di feti abortiti nella ricerca. La comunità della ricerca medica aveva già deciso che il futuro riguarderà gli ibridi uomo-animale e le nuove linee cellulari di feti abortiti.
Secondo una dichiarazione presentata al Presidente del Consiglio di Bioetica:
“Il DNA di aborti umani nei nostri vaccini non è la fine, è solo l’inizio, come dimostra la creazione di ibridi uomo-animale. È stata sviluppata una nuova linea cellulare da feti abortiti, denominata PerC6, e sono state ottenute le licenze da oltre 50 partner, tra cui il National Institutes of Health e il Walter Reed Army Institute, per utilizzare questa linea cellulare per la produzione di nuovi vaccini e prodotti biologici. L’obiettivo dell’azienda che ha prodotto il PerC6 è quello di creare la linea cellulare per la produzione di TUTTI i vaccini, gli anticorpi terapeutici, i farmaci biologici e le terapie geniche”.
Nel 2019, il Department of Health and Human Services degli Stati Uniti ha concesso una seconda proroga di 90 giorni a un contratto stipulato con l’Università della California a San Francisco che richiede all’University of California San Francisco di realizzare “topi umanizzati” per le odierne ricerche sull’AIDS. Il tessuto fetale umano proviene da aborti tardivi.
La CNSNews ha riferito che “secondo una stima che ha pubblicato sul suo sito Web, il National Institutes of Health (che è una divisione della Department of Health and Human Services) solo in quest’anno fiscale spenderà 95 milioni di dollari per la ricerca che, come il progetto del “topo umanizzato” dell’University of California San Francisco, utilizza il tessuto di feti umani”.
Si veda qui come l’amministrazione Trump abbia limitato la vendita di tessuti fetali.
Conclusione
La Bibbia ci insegna che “l’attaccamento al denaro, infatti, è la radice di tutti i mali” (1 Tim 6:10). Da nessuna parte questo è più evidente come nel caso della crescente industria che utilizza i resti dei bambini abortiti. La ricerca e lo sviluppo continuano in prodotti che vanno da vari cosmetici a rimedi per svariate malattie (nessuno dei quali ha avuto successo). Questo raccapricciante commercio di corpi umani continuerà solo fino a quando un numero sufficiente di persone si leverà e si opporrà efficacemente.
Note
[1] Melanie Warner, “Pepsi’s Bizarro World: Boycotted Over Embryonic Cells Linked to Lo-Cal Soda.” CBS News Moneywatch, 3 Giugno 2011.
[2] Melanie Warner, “Food Companies Test Flavorings That Can Mimic Sugar, Salt or MSG.” The New York Times, 6 Aprile 2005.
[3] Dott.ssa Theresa A. Deisher, “Testimony on Conscience Rights Related to Biologic Drug Disclosure and Alternative Drugs.” President’s Council on Bioethics Archive at Georgetown University, 8 Settembre 2008.
[4] “Dr. Theresa Deisher Guelph, Ontario, Canada June 23, 2018.” Vaccine Choice Canada lo hanno pubblicato su YouTube il 2 Agosto 2018 [non è più disponibile da quando è stato censurato da YouTube come parte della sua campagna in corso per eliminare tutte le voci conservatrici].
[5] The National Vaccine Injury Act è stato firmato nel 1986 in modo che i produttori non aumentassero il prezzo dei vaccini per colpa delle cause reazioni avverse. Robert Pear, “Reagan Signs Bill on Drug Exports and Payment for Vaccine Injuries.” The New York Times, 15 Novembre 1986.
[6] Durante l’interrogatorio, Plotkin ha risposto affermativamente che alcuni dei suoi soggetti per gli esperimenti del vaccino erano figli di “madri in prigione”, malati mentali e “persone sotto il dominio coloniale” nel Congo belga (ora Repubblica Democratica del Congo).