Joseph Nicolosi: «Alcuni omosessuali non cercano la propria realizzazione in un’identità gay»
Di Serenella Verduchi
È morto ieri, 9 marzo 2017, all’età di 70 anni, il prof. Joseph Nicolosi, lo psicologo cofondatore del NARTH National Association for Research and Therapy of Homosexuality (Associazione Nazionale per la Ricerca e la Terapia dell’Omosessualità) che ha sedi in tutto il mondo. Nicolosi è stato il principale ideatore della cosiddetta “terapia riparativa”.
Ha dedicato la sua vita agli studi, alla ricerca psicologica e l’esperienza clinica, rivolgendo il suo sapere e il suo impegno ad aiutare tutte quelle persone con tendenze omosessuali che non cercano la propria realizzazione in un’identità gay, ma che optano per una crescita personale in tutt’altra direzione.
“Vi sono uomini omosessuali che rifiutano l’etichetta di «gay» e tutte le implicazioni che tale definizione comporta. Laddove il termine «omosessuale» indica un aspetto innegabile della loro psicologia, la parola «gay» descrive uno stile di vita e dei valori che essi non condividono. Questi uomini vivono un profondo conflitto tra i loro valori e le loro tendenze sessuali e, sebbene il loro sviluppo personale sia costantemente ostacolato da desideri omoerotici, si sforzano di non arrendersi a questi impulsi omosessuali, ma di superarli.”1
Il prof. Nicolosi usava fare questa distinzione poiché sosteneva che “il termine omosessuale indica un aspetto della loro condizione psicologica, mentre il termine gay descrive un’identità sociopolitica contemporanea e uno stile di vita che questi individui non condividono” per questo motivo il professore chiama quest’ultimi omosessuali non-gay.
Nicolosi ha scritto numerosi libri sull’argomento, per chi volesse approfondire alcuni articoli sono disponibili gratuitamente in Italiano e in diverse lingue a questo indirizzo www.josephnicolosi.com
1 Joseph Nicolosi, Omosessualità maschile: un nuovo approccio. Sugarco Edizioni, 2002